Khaby Lame è un nome che oggi risuona in tutto il mondo, ma pochi conoscono la sua storia prima del successo. Nato il 9 marzo 2000 in Senegal, è arrivato in Italia quando aveva solo un anno, insieme alla sua famiglia in cerca di migliori opportunità. Cresciuto in un quartiere popolare di Chivasso, vicino a Torino, ha sperimentato in prima persona le difficoltà economiche e le sfide di chi cresce in una comunità di immigrati.
Da bambino, Khaby mostrava già un grande interesse per il mondo dell’intrattenimento. Amava far ridere i suoi amici e si dilettava con piccoli sketch improvvisati. Tuttavia, la sua realtà era ben diversa dai sogni: dopo aver completato la scuola, ha iniziato a lavorare come operaio in una fabbrica di filtri per auto, con lunghe ore di lavoro e poche prospettive di crescita. Nonostante la sua passione per il mondo digitale, non aveva mai seriamente considerato l’idea di farne una carriera.
La pandemia di COVID-19 del 2020 ha cambiato tutto. Come milioni di altre persone in tutto il mondo, Khaby si è ritrovato improvvisamente disoccupato, senza sapere cosa fare del proprio futuro. Invece di lasciarsi abbattere, ha deciso di sfruttare il tempo a disposizione per dedicarsi a qualcosa che gli dava gioia: creare contenuti su TikTok. In quel momento, senza sapere cosa lo aspettasse, stava per intraprendere un percorso che lo avrebbe reso una delle personalità più influenti dell’era digitale.
Un altro aspetto significativo della sua vita personale è il dibattito sulla cittadinanza. Nonostante sia cresciuto in Italia, ha ottenuto la cittadinanza italiana solo nel 2022. Questa vicenda ha sollevato una questione importante: il diritto alla cittadinanza per i figli di immigrati nati o cresciuti in Italia. Il suo caso ha acceso un dibattito politico e sociale, mettendo in luce le difficoltà che molti giovani di origine straniera devono affrontare per essere riconosciuti come cittadini a tutti gli effetti.