Nel 1955 a New York ci fu la prima del film tratto dal dramma di Tennessee William
Il 12 dicembre 1955 – all’Astor Theatre di Times Square, New York –ci fu la premiere de La rosa tatuata. Nel consueto, sudaticcio Sud degli States (il film è tratto dal dramma di Tennessee Williams) la siciliana Serafina (Anna Magnani) vive nel ricordo ossessivo del defunto marito, camionista fedifrago impegnato in loschi traffici. Alla fine, scoperta la verità sul consorte, si consolerà con Burt Lancaster.
La pellicola fu un successo: piacque molto il ritratto di una donna passionale, orgogliosissima e manesca, qualità che probabilmente allora – ma forse ancora oggi – in America erano considerate proprie di ogni italiana. Magnani vinse un Oscar, meritatissimo perché solo un talento come il suo poteva sostenere un personaggio così sopra le righe. Non a caso Williams l’aveva scritto apposta per lei e avrebbe voluto che fosse proprio lei a recitarlo in teatro, ancor prima che al cinema. Ma Nannarella non se l’era sentita: non sapeva ancora bene l’inglese.