Alla Fashion Week di Parigi, Deva Cassel ha incantato con un outfit firmato Dior, coniugando eleganza e modernità. Un momento magico tra moda e celebrità
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La Paris Haute Couture Week 2025 è sempre sinonimo di glamour, alta moda e momenti indimenticabili. Quest’anno, tra le muse che hanno illuminato il front row e la passerella, spicca Deva Cassel. La figlia di Monica Bellucci e Vincent Cassel ha lasciato tutti senza fiato, confermando che l’eleganza è una questione di DNA.
Deva Cassel, icona di stile alla Paris Haute Couture Week
Deva Cassel ha fatto il suo ingresso con un outfit che esprime perfettamente il connubio tra sofisticatezza e contemporaneità. Indossava un completo grigio antracite oversize di ispirazione maschile, composto da una giacca destrutturata e pantaloni a vita alta con dettagli a righe laterali.
A completare il look, un body nero aderente con un intrigante cut-out laterale, che aggiungeva un tocco di sensualità al look androgino. Gli accessori erano minimal, ma ben scelti: una lunga collana argento e una cintura in pelle nera per evidenziare il punto vita.
Deva Cassel
I capelli, sciolti in morbide onde naturali, e il trucco fresco ma deciso hanno incorniciato il volto di una bellezza che ricorda in modo inconfondibile quello di sua madre Monica Bellucci.
L’outfit, firmato Dior, conferma la collaborazione tra Deva e la storica maison francese, con cui la giovane è già ambasciatrice. Con la sua presenza, Deva ha conquistato i riflettori, diventando una delle protagoniste indiscusse di questa edizione della Fashion Week.
Le star presenti al Dior show
La sfilata di Dior non è stata solo il palcoscenico di Deva Cassel, ma anche un evento che ha attirato il gotha dello showbiz internazionale.
Tra i volti noti, Anya Taylor-Joy ha reinterpretato lo stile anni ’20 con un body asimmetrico e una gonna con frange di perline, che richiamavano il glamour delle flapper girls.
Jenna Ortega, invece, ha optato per un ensemble total black che mescolava blazer e shorts, impreziosito da accessori in pelle. A completare il quadro di eleganza, Blackpink’s Jisoo ha scelto un abito nero con dettagli bon ton, abbinato a fermagli per capelli a forma di stella marina.
Anche Pamela Anderson e Venus Williams hanno lasciato il segno: la prima, sotto un velo nero a pois, ha sfoggiato un look romantico e drammatico al tempo stesso, mentre la seconda ha optato per una pettinatura intrecciata che aggiungeva un tocco regale al suo outfit.
Dior: un viaggio attraverso lo specchio e oltre
Maria Grazia Chiuri ha superato ogni aspettativa con la collezione primavera-estate 2025 di Dior, regalando agli spettatori un’esperienza immersiva e fuori dal comune. L’ispirazione principale è stata il mondo surreale di Alice nel Paese delle Meraviglie, rivisitato attraverso la lente visionaria della couture contemporanea. Il risultato è stato un omaggio alla fantasia e alla bellezza, ma anche un tributo alla sartorialità senza tempo.
La sfilata si è tenuta nel giardino del Musée Rodin, trasformato per l’occasione in un palcoscenico onirico. Le pareti del set erano decorate con enormi arazzi creati dall’artista Rithika Merchant, che ha portato in scena motivi fantastici come leoni con copricapi di piume, piante antropomorfe e uccelli mitologici. Questi elementi, ricamati su tessuti preziosi, creavano una cornice suggestiva per una collezione che ha catturato l’essenza del sogno e del desiderio.
In passerella, le modelle sembravano creature di un altro mondo. Le crinoline, spesso nascoste sotto strati di tessuto, sono state rivelate in tutta la loro struttura, trasformate in gabbie leggere che fluttuavano ad ogni passo.
Le gonne a gabbia erano adornate con dettagli ricamati, come fiori e figure animali, che sembravano prendere vita a ogni movimento. La trasparenza del tulle e del pizzo aggiungeva una sensazione di leggerezza, mentre i tagli sartoriali delle giacche e dei tailleur richiamavano l’eleganza classica di Dior.
Un elemento ricorrente nella collezione era l’uso dei colori neutri, come il bianco, il beige e il nero, che davano un’aura di sobrietà e raffinatezza.
Maria Grazia Chiuri ha spiegato: “Chi sceglie il colore vuole essere visto, ma io trovo che la semplicità dei toni neutri permetta di concentrarsi sui dettagli”. Questa scelta cromatica ha enfatizzato il lavoro artigianale, rendendo protagonisti i dettagli più piccoli: dalle cuciture delicate alle applicazioni in pizzo e ai ricami tridimensionali.
Contrasti sartoriali e visioni oniriche
Le silhouette erano un gioco di contrasti. Da un lato, gli abiti corti con crinoline e bustini rigidi scolpivano il corpo in modo teatrale, richiamando la tradizione della couture. Dall’altro, giacche dal taglio maschile introducevano un’idea di modernità e pragmatismo. In particolare, la linea Trapèze, introdotta da Yves Saint Laurent per Dior negli anni ’50, è stata riproposta con un approccio più leggero e dinamico.
Non sono mancati i richiami alla femminilità romantica, con bluse arricchite da fiocchi oversize e gonne di pizzo trasparente abbinate a giacche strutturate. I dettagli surreali, come i copricapi piumati che ricordavano mohicani punk o uccelli esotici, hanno aggiunto un tocco di teatralità. “Volevo evocare l’innocenza dell’infanzia, ma con un senso di ribellione”, ha dichiarato Chiuri, evidenziando il messaggio di libertà creativa che permeava l’intera collezione.
Un altro aspetto straordinario è stato l’inserimento di materiali inusuali, come la rete e il pesce, utilizzati per creare calze e dettagli decorativi. Questi elementi, solitamente associati a un’estetica più audace, sono stati reinterpretati in chiave sofisticata, confermando l’abilità di Chiuri nel mescolare mondi opposti. Le culotte in tulle e i pantaloni alla zuava in seta hanno offerto una nuova prospettiva sulla moda storica, mentre i corsetti enfatizzavano le forme in modo strutturato e drammatico.
La collezione ha avuto anche un forte impatto emotivo grazie alla colonna sonora evocativa e all’atmosfera magica che si respirava nel giardino. Tra il pubblico, le reazioni sono state unanimi: applausi scroscianti hanno accolto Maria Grazia Chiuri al termine della sfilata, quando la designer è apparsa in un impeccabile completo nero per ricevere la standing ovation.
Questa collezione non è solo un inno alla bellezza e alla fantasia, ma anche una celebrazione dell’artigianato e della creatività, che rendono unica ogni creazione firmata Dior.