Le due attrici, protagoniste di due fiction longeve e di grande successo, Che Dio ci aiuti e Un passo dal cielo, entrambe prodotte da Lux Vide, si sono raccontate sul palco Vanity Fair Stories
Sono entrambe attrici talentuose, e sono diventate grandi amiche: Francesca Chillemi e Giusy Buscemi, ospiti di Vanity Fair Stories 2024, sono le protagoniste di due fiction longeve e di grande successo, Che Dio ci aiuti e Un passo dal cielo, entrambe prodotte da Lux Vide, che si ringrazia. «Quando Giusy fu eletta Miss Italia, nel 2012, io ero in giuria», ricorda Francesca Chillemi. «Ho votato per lei, e stavo lavorando con quello che sarebbe diventato suo marito, ma che lei non conosceva ancora. Una serie di incredibili coincidenze. Oggi, quando riusciamo, ci vediamo volentieri, magari in pausa pranzo, mentre registriamo le serie».
Fancesca Chillemi, in Che Dio ci aiuti, è Azzurra, «un personaggio che vorrei come amica, perché è una donna fuori dalle righe, che dice quello che pensa, con estrema sincerità, una dote che apprezzo molto». Giusy, in Un passo dal cielo, veste i panni di Manuela, «un personaggio che conosco da tempo, che è cresciuto con me e a cui somiglio. Un passo dal cielo è l’unica serie che parla di ambiente, montagna, natura, problemi ambientali: temi di enorme importanza, che ci coinvolgono quotidianamente, ma che gli sceneggiatori sono riusciti a fare entrare nelle case degli italiani, con un linguaggio semplice e attento».
Sia Francesca che Giusy sono siciliane, entrambe provengono da famiglie molto unite, ma anche rigide: per loro l’indipendenza è arrivata con l’autonomia economica, ma tutte e due l’hanno usata per costruire un futuro, creare stabilità, studiare e viaggiare. E oggi, che sono diventate madri, si sentono trasformate. «Si cambia per autocritica», spiega Chillemi. «Dal momento in cui si ha un figlio, non si risponde più solo di se stessi. La maternità ha cambiato tutto, e ha colmato la mia richiesta d’amore. Sono una madre che ama quello che fa e, prima di ogni altra cosa, ama sua figlia, e questa è la cosa più importante che possa darle».