La rovesciatrice di spaghetti non si sbagliava. Poco tempo dopo, Rossellini la lasciò nel peggiore dei modi: facendo finta di niente, annunciando che sarebbe sceso a portare a spasso i cani, la bassotta Lilina e il barboncino Pippo, per non tornare mai più.
Nel frattempo il film con la Bergman si era concretizzato: è Stromboli, inizialmente scritto per la Magnani, così doppiamente ferita. Venne girato nell’estate del’49.A poca distanza, Anna gira un film dal titolo Vulcano diretta dal regista tedesco William Dieterle. I paparazzi circondano i due set nelle Eolie: quell’estate non si parla d’altro. Bergman è vista come una peccatrice fedifraga: il marito ha chiesto e ottenuto divorzio e affidamento della figlia. Magnani è la tradita da tutti amata, la Jennifer Aniston del momento che combatte inutilmente con Ingrid-Angelina Jolie. Anna è a pezzi e non fa niente per nasconderlo.
Nell’inverno successivo, siamo al 2 febbraio 1950, nello stesso giorno della prima di Stromboli, nasce Robertino, figlio di Ingrid e Roberto, cui seguiranno le gemelle Isabella e Isotta due anni dopo. Stromboli attira i curiosi e ha un discreto successo (anche se nei puritani Stati Uniti, Ingrid è punita per la sua scappatella italiana anche al box office) ma Vulcano viene addirittura ignorato. Nel 1955 la Magnani ha la rivincita: vince un Oscar per La rosa tatuata. Un anno dopo, Ingrid la riacciuffa, con un altro Oscar per Anastasia: è la sua grande rentrée a Hollywood, tutto è perdonato.
Ma, intanto, l’idillio con Rossellini è entrato in crisi. Lui non vuole che Ingrid lavori diretta da altri ed è stanco di essere, vista la popolarità internazionale di lei, il «Signor Bergman». Parte per l’India per girare un documentario: tornerà una nuova compagna, Sonali Das Gupta. Non la sposa, è ancora sposato a Marcella. Aveva sì, celebrato le nozze con Ingrid in Messico (ai tempi si usava perché in Italia, appunto, non esisteva il divorzio) ma al momento di separarsi dalla Bergman, scoprirono che il matrimonio non era nemmeno valido. Insomma, Roberto non ha mai smesso di essere sposato con Marcella.
Comunque, anche con Sonali, l’amore finisce. Ci fu, per Rossellini, un’ultima compagna: la sceneggiatrice Silvia d’Amico, molto più giovane di lui: l’aveva conosciuta al capezzale di Anna Magnani. Era figlia di una delle migliori amiche dell’attrice. Anna muore il 26 settembre 1973, giorno dell’anniversario di matrimonio di Roberto e Marcella. Al funerale, Roberto presenta Silvia a Marcella, quasi a chiederne l’approvazione. Poco tempo dopo, diventano vicini di casa: la prima moglie e l’ultima fidanzata.
Un giorno, quattro anni dopo, Rossellini si sentì male, stava avendo un infarto. Chiamò in soccorso Marcella e morì tra le sue braccia. Tra le prime a telefonarle, Ingrid Bergman: «Questa è stata la morte più bella che avrebbe potuto desiderare. È stato giusto così. Con te». Nel 1996, Marcella De Marchis ha pubblicato un libro intitolato Un matrimonio riuscito.